«VIVA ARTE VIVA è così un’esclamazione, un’espressione della passione per l’arte e per la figura dell’artista. VIVA ARTE VIVA è una Biennale con gli artisti, degli artisti e per gli artisti.»
Cosi’ definisce la propria scelta curatoriale Christine Macel (Parigi 1969) per l’edizione 2017 della Biennale di Venezia, con 120 artisti, provenienti da 51 paesi, e di cui 103 presenti per la prima volta alla mostra internazionale.
L’approccio della curatrice celebra la forza generatrice dell’arte e punta molto sulla partecipazione attiva degli artisti e del pubblico, un incontro declinato sotto varie forme espressive e progettuali. Nasce cosi’ Tavola Aperta, in cui un artista condivide un pasto con il pubblico per chiacchierare sulla propria opera mentre lo streaming ne diffonde le immagini. Il progetto La Mia Biblioteca riunisce in una lista, e in una biblioteca consultabile, le letture suggerite dagli artisti, quale fonte di conoscenza reciproca e di ispirazione al pubblico, mentre il progetto Pratiche d’Artista consiste nella proiezione di video incentrati sul modo di lavorare dei loro stessi autori.
Christine Macel ha concepito la mostra della 57° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia in nove trans-padiglioni, nove mostre differenti unite da un flusso continuo tra il Padiglione Centrale e l’Arsenale: Padiglione degli artisti e dei Libri, il Padiglione delle Gioie e delle Paure, Padiglione dello Spazio Comune, Padiglione della Terra, Padiglione delle Tradizioni, Padiglione degli Sciamani, Padiglione Dionisiaco, Padiglione dei Colori; Padiglione del Tempo e dell’Infinito.
Il viaggio tra questi e i padiglioni nazionali appare molto impegnativo, bisogna armarsi di pazienza e di una buona mappa. Buon divertimento.
Pubblicato su Officine delle Arti n.5