Le idee corrono nell’etere, la paura non le ferma


Curiosità / mercoledì, Dicembre 9th, 2015

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La sala di registrazione dove prima dormiva parte della famiglia di un boss della camorra, la redazione nell’ex cucina, il bagno con il tubo di scarico d’oro massiccio ancora intatto, un cassetto segreto nascosto sotto il lavabo, la schermatura che blocca la ricezione dei cellulari, qui, da questo appartamento ad Ercolano, dove prima si decretavano le vie dello spaccio e le estorsioni, ora Radio Siani trasmette il suo palinsesto online. In sei anni di duro lavoro e di impegno un gruppo di ben quaranta persone ha realizzato la webradio della legalità, in nome del giornalista ventiseienne Giancarlo Siani, morto trent’anni fa per mano della criminalità organizzata.

Radio Siani è nata nel 2009, in un momento storico in cui Ercolano era sotto la morsa del racket, della droga e della malavita che sembravano aver decretato il profilo di una città senza speranza, quando una marcia organizzata in soli quattro giorni da alcuni giovani vide la partecipazione in massa della cittadinanza e diede una voce alla ribellione anticamorra.

Quello fu anche l’inizio di una battaglia della città contro il pizzo, i primi furono i commercianti che denunciarono gli estortori, poi il sindaco di allora, Nino Daniele, in prima fila nelle passeggiate antimafia e attivo nella cancellazione dell’Ici e dalla Tarsu per chi non cedeva al ricatto camorristico, infine le forze dell’ordine e l’appoggio della Federazione antiracket.

Le idee non si fermano con la paura, citava lo striscione che guidava la manifestazione e che ora campeggia nella sede della radio, chi lo reggeva sapeva che quello era solo l’inizio. L’idea di comunicare legalità e denuncia sociale hanno infatti dato vita ad una emittente dal palinsesto eterogeneo e ad una cooperativa.

Tra i beni confiscati alla camorra in cerca di affidamento c’era all’epoca la casa di uno dei boss più temuti, Giovanni Birra, sita in una delle strade controllate dalla malavita. L’abitazione, che era già stata rifiutata da altre associazioni perchè ritenuta pericolosa, divenne il luogo in cui i ragazzi decisero di creare un’emittente seguendo le orme della radio Aut di Peppino Impastato e ponendosi in contrapposizione alla smantellata Radio Nuova Ercolano, la stazione che attraverso canzoni neomelodiche e dediche inviava messaggi criptati ai criminali, liberi o in galera.

Oggi Ercolano è definita comune derackettizzato, sulle vetrine appare affisso con orgoglio Prodotto pizzofree e sono circa duecento gli affiliati ai clan che si trovano in carcere.

Ma la mentalità criminosa è dura a morire e ne sanno qualcosa i ragazzi di Radio Siani; loro in quell’appartamento erano gli intrusi, gli invasori, la ex casa del boss Giovanni Birra, era troppo strategica per essere affidata ad un gruppo che voleva fare anticamorra, in molti guardavano ancora i due balconi dell’appartamento, quelli che davano sulla strada e che delimitavano il territorio del boss, tra vico Ascione e via Cuparella. Così quando il nipote di Giovanni Birra uscì dal carcere un paio di anni fa colse subito l’occasione per lanciare insulti in direzione della Radio dal bar di fronte alla sede. Le ingiurie continuarono poco dopo in occasione delle visita di una scolaresca di Pescara alla radio, intrufolatosi, il nipote del boss minacciò i giornalisti presenti e solo l’intervento di  una persona che lo aveva accompagnato interruppe l’aggressione verbale. L’uomo fu subito denunciato e oggi é ancora in carcere. Dopo qualche mese da questo episodio se ne presentò un altro altrettanto spiacevole: la madre del boss morì e il corteo funebre sfilò sotto la finestra della radio, quasi a voler sfidare chi aveva occupato un posto abusivamente, anche in quel caso l’accaduto fu denunciato.

Attraverso i progetti di recupero dei minori a rischio creati dalla Cooperativa Sociale Radio Siani la diffidenza degli abitanti del posto con il tempo si è trasformata in apprezzamento. Nella sede della radio si lavora con i figli e i nipoti di quella parte della popolazione che non vedeva di buon occhio i giornalisti e le loro attività, gli stessi che adesso li invitano alle feste di compleanno dei propri bambini. Ora nelle strade dell’ex boss c’è un punto di riferimento ed è più facile che i ragazzi non seguano la strada dei loro parenti e che non diventino i camorristi di domani.

Radio Siani nasce per dare una voce alla denuncia con trasmissioni, interviste e approfondimenti. L’emittente agisce attraverso diversi canali: sito, blog, twitter, facebook, youtube e tutto ciò che serve per portare la legalità fuori dal circuito nazionale, non meravigliano quindi gli ascolti dagli USA o le rubriche dalla Francia.

Il palinsesto presenta news su politica, camorra, cronaca nazionale e internazionale, e propone con delicatezza argomenti non facili come la disabilità. Sul suo canale youtube si trova C’è luce in cucina: lezioni presentate da Lucia, una “ragazza non vedente che ama cucinare e che ha scelto di condividere .. la sua NON diversa abilità in cucina!”. Ma c’è anche la rubrica Viaggio nell’Italia delle mafie che offre uno scorcio diverso sulla diffusione capillare della malavita in zone che all’apparenza sembrano esserne escluse.

La programmazione di Radio Siani propone ovviamente musica, dall’elettronica al rock fino al metal, con spazio per band e cantanti emergenti, non mancano approfondimenti con autori, scrittori ed editori in Libri on air, e si parla anche di teatro, di sessualità e di enogastronomia, tutto all’insegna dell’originalità e dell’impegno sociale.

A latere delle trasmissioni ci sono una serie di attività come il concorso fotografico, Social Focus, sostenuto da Libera e incentrato sulle periferie, e Clean Up, raccolta dei rifiuti sul Vesuvio, con l’appoggio di attivisti, cittadini, Forum dei Giovani, Vesuvio express, Cooperativa Mercato di Resina, Libera e le istituzioni. La rete di solidarietà creata intorno alla radio si muove verso la sostenibilità territoriale e sociale e si sviluppa anche in parternariati e collaborazioni come quelle con la Coop che fornisce gli ingredienti  alle ricette di Lucia.

Ovviamente i ragazzi della radio oggi sono giornalisti dalla grande professionalità che ospitano spesso nomi di rilievo nell’ambito della politica e della cultura in una sede che parla di un passato poco glorioso e di un presente di denuncia. Chi passa di qua lascia di solito un pensiero sulle mattonelle della ex cucina, oggi redazione, dove in mezzo alle scritte si legge ancora Le idee non si fermano con la paura.

Pubblicato su Alias, Il Manifesto, 21 novembre 2015