Romeo e Giulietta si scambiano i vestiti ed entrano ad ArtVerona. La performance a favore dei gay dell’artista Nicola Mette, dal titolo “Libertà-Parità-Sessualità”, prende spunto dall’incontro omofobico tenutosi da poco nella città e gioca con i ruoli delle figure simbolo di Verona. Proprio l’Assessorato alle Pari Opportunità di Verona ha rifiutato il patrocinio all’azione artistica in città, così la location della performance si sposta alla fiera dell’arte e in qualche luogo istituzionale veronese. Il 10 ottobre, in occasione dell’apertura di ArtVerona, Romeo diventa Giulietta e viceversa con i performers di Nicola Mette e lo stesso artista che, camminando mano nella mano tra gli stand della famosa fiera d’arte, affermano il diritto alla parità sessuale. Nicola Mette, che lavora con la Giuseppe Frau Gallery, non è nuovo a questo tipo di azione provocatoria che mette in risalto la disparità dei diritti sociali degli omosessuali. In questa occasione la kermesse anti-gay patrocinata dal sindaco di Verona e dal Vescovo Zenti che aveva come tema la lotta contro la parificazione dei diritti, le leggi omofobiche in Russia e l’omosessualità reputata come una patologia, ha spinto l’artista ad agire utilizzando proprio i personaggi che la città ha elevato a simbolo d’amore. Dopo la performance a Roma, in cui uomini, donne, trans, lesbiche e gay erano vestiti da sposa e si aggiravano nei luoghi istituzionali della capitale, e dopo la scandalosa inversione dei ruoli con i vestiti tradizionali sardi, fatta a Sindia, Nicola Mette continua ad utilizzare il linguaggio artistico per risvegliare le coscienze annullando le differenze.

Pubblicato su Press Agency, 10 ottobre 2013