Il dialogo con la natura, l’analisi microscopica e la rivoluzione dei segni e della materia, queste sono alcune delle caratteristiche dell’arte di Ivano Troisi, fino al 29 novembre alla galleria di Tiziana Di Caro a Salerno. Nella personale Troisi presenta undici opere, scatole luminose come dei light box la cui luce però non parte dall’interno ma dall’esterno per rifrangersi e donare trasparenza alla carta. La plasmabilità della carta, che l’artista realizza da solo, ne fanno un materiale dalle infinite possibilità, un elemento che si piega nelle mani di Troisi e diventa installazione o pergamena su cui incidere forme naturali. Nella galleria salernitana i soggetti che traspaiono sono le conchiglie, che suggeriscono attraverso le proprie linee una personalissima identità formale. Trasformate in matrici per le incisioni sulla carta, le conchiglie vengono esposte come presenza tangibile di una antica tradizione iconografica. Da simbolo del pellegrinaggio, ad attributo di Venere o ad elemento decorativo, la conchiglia riporta al passato religioso e artistico, con Ivano Troisi diventa esperienza diretta e poi collettiva.

Pubblicato su Press Agency, 5 novembre 2014