Cultura in gabbia, la protesta al Cam


Arte / domenica, Marzo 30th, 2014

Eccoci di nuovo alle prese con il CAM! Il museo di Casoria e il suo direttore, Antonio Manfredi non hanno requie. Nuovamente sotto minaccia di chiusura, si trovano circondati dalle sbarre. Esatto,  una specie di gabbia dei leoni accoglie il visitatore al suo ingresso al museo. Ma invece di arrendersi, dopo otto anni di lotte, l’imperterrito direttore organizza una mostra proprio sulle cancellate e le trasforma in spazio espositivo. Dal 28 giugno alle ore 19.30, fino al 28 settembre, il museo CAM presenta WellCAM_Benvenuti al museo politicamente scorretto; sarà possibile godere, proprio su quelle grate, delle opere di 18 artisti napoletani (Piero Chiariello, Gerardo Di Fiore, Di Guida & Vargas, Fabio Donato, Peppe Esposito, Luciano Ferrara, Gianluigi Gargiulo, Giovanni Izzo, Barbara La Ragione, Lello Lopez, Rosa Panaro, Ivan Piano, Sergio Riccio, Emilio Rizzo, Franco Silvestro, Vincenzo Starnone, Tony Stefanucci, Paula Sunday) che, con un gesto di solidarietà, hanno realizzato per l’occasione ispirandosi alle vicende del battagliero museo. Dal bambolotto nero trovato impiccato all’ingresso del museo fino alla citazione delle opere bruciate per protesta, le immagini parlano della cultura contrastata e boicottata che non si dà per vinta. Così la prigione diventa un’espansione del museo verso la strada, una propaggine artistica che chiama alle armi tutti i cittadini che vogliono salvare un bene comune.

Pubblicato su Press Agency, 26 giugno 2013